A Intervista a Luana Bellinghausen

Intervista a Luana Bellinghausen

Questa intervista è dedicata ad una giovane attrice emergente del panorama cinematografico e televisivo tedesco, Luana Bellinghausen, nell'intento di dare uno spirito europeo alle ns. indagini sul mondo del cinema e fare conoscere al ns. pubblico la realtà del cinema tedesco, che spesso ci regala dei film di grande impatto, ma che purtroppo viene spesso lasciato in secondo piano rispetto ad altre produzioni come quella francese o britannica, che godono di maggiore risonanza mediatica nel ns. paese.

1. Da quando sei attrice?

Il mio primo vero ruolo l’ho avuto a 14 anni nel film Elefantenherz, per la regia di Züli Aladag.

2. Hai iniziato con la Televisione, il Cinema o il Teatro?

Elefantherz era un film di diploma per la scuola superiore d’arte per i Media, film che poi uscì al cinema.

3. Tua madre è anche lei attrice. Ti ha aiutato a intraprendere la carriera di attrice?

Attraverso l’agente di mia madre ho fatto il mio primo casting. Da quando ho 14 anni sono rappresentata da lei e dalla sua agenzia “Charactors”

4. È difficile diventare un’attrice in Germania? Hai frequentato una scuola teatrale? Hai studiato teatro all’università?

Penso che sia difficile, quanto in altri paesi. La concorrenza, soprattutto quando si parla di donne, è molto forte, dato che ci sono molti meno ruoli femminili da assegnare rispetto a quelli maschili. Ci sono 21 scuole statali e infinite scuole private di recitazione (in Germania ndr) , dalle quali escono ogni anno centinaia di diplomati che si buttano nel mercato.. Io mi sono formata presso una scuola privata, la “Scuola del Teatro” presso il Teatro Keller a Colonia. Questa scuola è stata fondata nel 1954 ed è una delle scuole attoriali private più antiche di Germania. Riguardo alle scuole private bisogna informarsi bene, perché molte sono delle pecore nere. Fondamentalmente bisogna tentare con le scuole statali, perché si hanno più chance di ingresso. Io però ho iniziato a 23 anni, molto tardi.

5. Tu hai lavorato con molti attori famosi (ad esempio con Daniel Brühl). Ti hanno aiutato a migliorare la tua recitazione? In che modo?

Sul set c’è spesso poco tempo, per lavorare sui particolari. Ma attraverso l’osservazione si può imparare molto. Bisogna copiare però solo dai migliori ☺

Daniel Brühl è stato molto carino con me. Io avevo appena 14 anni, e ho recitato la parte di sua sorella in Elefantenherz. Ci siamo molto divertiti con la musica e in questo modo ha evitato che fossi in soggezione.

6. Quali sono i tuoi film preferiti?

Secretary, Collateral, Qualcuno volo sul nido del cuculo, Velluto Blu, Quei bravi ragazzi, e molti altri… .

7. Con quali registi tedeschi vorresti lavorare?

Difficile a dirsi, forse con Dominik Graf, la sua serie in dieci parti Im Angesicht des Verbrechens è una delle migliori che ho visto alla televisione tedesca.

8. Tu lavori anche in teatro. Hai avuto maggiori possibilità nel mondo del teatro? È meglio recitare con il pubblico in sala. Possono il pubblico e i tuoi colleghi influenzare la tua recitazione?

Ho iniziato molto tardi con il teatro. Ho fatto parte per un breve periodo di un gruppo teatrale spagnolo, mentre studiavo all’università di Bonn, ma in realtà ho iniziato a recitare per il teatro solo alla scuola attoriale. Da quest’anno sono membro dell’ensemble del teatro di Aquisgrana e ne sono molto contenta. D’altro canto quando si proviene da una scuola privata, è molto difficile diventare membro di un teatro cittadino. Non posso dire se mi piaccia di più girare film o recitare a teatro. Trovo magnifico un lavoro che abbia così tante sfaccettature. In teatro si recita sempre guardando al presente, dato che il teatro non è fatto per l’eternità, come un film o la televisione. E in questo vi è una certa eccitazione e tu osservi le reazioni del pubblico. La camera invece è più acuta dell’occhio umano. Guarda tutto e osserva subito quando non pensi qualcosa sul serio.

9. Non hai mai recitato in inglese o in altre lingue?

No, solo per un piccolo film in russo, che ho fatto con un docente russo alla scuola di recitazione. Ed è stato molto divertente. E, come ho già detto, ho recitato per il gruppo teatrale La Clinica, ma questo è stato prima della mia formazione teatrale, nel 2009.

10. Come consideri la tua carriera?

Sono contenta di poter vivere del mio lavoro, che non è una ovvietà. E spero di aver ancora fortuna in futuro!

11. Tu hai recitato in Erinnerungen di Dennis Knickel . Come consideri questa esperienza?

Sono state delle belle riprese. Ci siamo divertiti molto, e tutti ci mettevano molta passione, anche se non c’erano dei soldi. Penso che questo si veda nel film. Con Dennis sono ancora molto amica. Ammiro la sua ambizione e come lui creda nei suoi progetti. È andato per mezzo mondo per mostrare il suo film nei festival e nel 2012 Erinnerungen ha persino vinto due premi (al Marbella international Film festival per il miglior corto internazionale e al Film festival della California come miglior corto studenti).

12. Conosci l’attuale cinema italiano? Hai autori italiani preferiti?

I miei film italiani preferiti sono La vita è bella di Roberto Benigni, Blow up di Michelangelo Antonioni e Suspiria di Dario Argento. Ho anche recitato in un remake di Suspiria, era molto divertente e molto sanguinario… ☺ Naturalmente sono anche una grande fan di Fellini.

Luana Bellinghausen ci ha concesso questa intervista e la ringraziamo per il tempo che ci ha messo a disposizione. Potete trovare su Storia dei Film anche una ns. recensione al cortometraggio Erinnerungen del regista tedesco Dennis Knickel, corto cui Luana ha partecipato come coprotagonista.

 

Traduzione dal tedesco di Francesco Carabelli.

Si ringrazia per la revisione del testo Anne Grassberger

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